Imbarcati al campeggio Arnella, pagaiate per i primi 500 m in acqua ferma, nel laghetto formato da una diga.
Arrivati alla diga trasbordate a destra, lungo un lungo scivolo in cemento. Si può camminare in equilibrio sul bordo dello scivolo (occhio a non cadere!) o scendere con la canoa. In questo secondo caso si gratuggerà un po' il fondo del kayak specialmente con livello basso, ma direi che tutto sommato è un sistema più sicuro.
Quello che trovate dopo vi ripagherà ampiamente le fatiche di questo trasbordo. La gola di stringe sempre più, creando un bel volume di acqua, treni d'onde esaltanti, riccioli e buchi d'ogni genere. Buchi pericolosi non ce ne sono, ma alcuni grossi buchi con loop garantito se ci si passa dentro sì, per cui essenziale una costante ricognizione dalla barca (da riva è impossibile) e un eskimo sicuro.
In alcuni tratti della gola lo sbarco è impossibile, per cui un bagno può significare nuotate molto lunghe.


Le rapide più impegnative sono in corrispondenza di due punti in cui la gola si stringe e piega seccamente a destra, con un angolo di 90°.
Nella parte finale la gola si stringe al punto che dovete tenere la pagaia di traverso per passare. E' davvero uno spettacolo suggestivo.


Quando passate sotto ad un ponte romano in disuso siete quasi allo sbarco. Trovate ancora una pozza con un idrometro sulla destra, poi il fiume si allarga in una facile rapida costellata di massi, ed infine passate sotto al ponte di cemento della statale: siete arrivati. Sbarco sulla riva destra.

Hanno contribuito a questo report:

Frederik stefano