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luca perondi

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Per quelli che sono curiosi di sapere qualcosa in più sul fiume su cui spesso vanno avanti e indietro, su questa strana roccia scavata dall’acqua, sugli uccelli, gli altri animali e le piante che lo rendono vivo … e per quelli che "gli piace" andare in giro con gli occhi aperti...


Mercoledì 20 Giugno 2018 ore 21
a Trezzo sull’Adda

sul fiume in via Alzaia (terrazza a fianco ex Lavatoio)


Trezzo Kayak Canoa Club Capriate  e  TourInCanoa

organizzano una serata per conoscere meglio il “fiume di casa”, parlando della sua morfologia particolare e della fauna e flora che lo abitano.

Acqua, roccia, natura.
Il Grand Canyon dell’Adda

Conferenza di Fabio Calvino
geologo e guida canoistica ambientale


La serata è aperta a tutti e TUTTI SIETE INVITATI A PARTECIPARE .
Per informazioni:      info(chiocciola)trezzokayak.it - www.trezzokayak.it - facebook


Luca Perondi - Trezzo Kayak Canoa Club Capriate
T. 335.5215405


maurizio bernasconi

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Le gole dell'Adda, o gole di Paderno?, sono uno dei luoghi misteriosi che ho sempre desiderato conoscere. Ma non ci sono riuscito come si deve e mi accontento di fantasticarci sopra. Risalendo le stradine bianche in sponda destra, si vedevano i resti delle chiuse leonardesche selvaggamente avvolte dalle vegetazione spondale di robinie. Ma forse oggi saranno state asfaltate le stradine, restaurate le opere idrauliche, valorizzate, o si sarà stabilito che non sono esattamente delle chiuse e neanche leonardesche. Non so. So comunque che proprio a 30 km da Milano espode l'energia della più grande rapida d'Europa. Forse l'unica prodotte da un veramente grande fiume. Con maggiore portata dell'Inn, in Maggio, e, forse, maggiore dei più grandi fiumi norvegesi, caucasici e islandesi. Non sto raccontando cose esatte, probabilmente, si badi. Ma così mi piace continuare a immaginare. Chi desidera puntualizzare sia buono e lasci perdere, grazie.
Un sopralluogo invernale in preparazione di una discesa, a suo tempo, aveva messo in evidenza una serie di sifoni su entrambe le sponde e ovunque, sconsigliando l'esperimento. Con livello altissimo, ho notizia solo di una o forse due discese di Gionni Lanfredi. Ma naturalmente in seguito ci saranno passati altri, oltre ai numerosi turisti di regola tedeschi, andati a frantumarcisi per sbadataggine topografica o cartografica. Le rocce enormi in centro alla corrente sono fatte di un conglomerato che si erode malamente senza levigarsi mai. Le sponde pochissimo accessibili.  La logistica complicata. La visibilità da terra molto approssimativa. La possibilità di approntare una sicura, visto le dimensioni del problema, direi pari a zero. Un mistero e una sfida che non siamo abbligati e demistificare.
Mi piacerebbe un racconto di Gionni.
Il 20 giugno, chi si trova in un raggio di chilometri ragionevole, dovrebbe non mancare ad un appuntamentro con ACQUA, ROCCIA ecc.

luca perondi

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È stasera. E non piove nemmeno.
A più tardi.
Luca

Lorenzo Molinari

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Re:Mercoledì 20 giugno. Un sera in riva al fiume parlando di...ACQUA ROCCIA NATURA
* Risposta #3 il: Giugno 22, 2018, 09:31:37 am *
* Ultima modifica: Giugno 22, 2018, 09:38:59 am da Lorenzo Molinari *
All'inizio degli anni 1980 quattro amici, allora ventenni e desiderosi di avventura, avendo intravisto le gole dell'Adda pedalando lungo le sponde e senza alcuna esperienza fluviale, senza aver mai preso prima e dopo di allora una pagaia in mano, senza documentazione del tratto delle gole dell'Adda e totalmente ignari dei pericoli che vi si celano, le scesero pagaiando - non so con quale livello - con un gommone da mare Zodiac, sballottando malamente di qui e di là ma per fortuna senza gravi incidenti!

Mago

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Gole Adda; vedo solo ora i vari interventi sono anni che non pratico,ma ho intenzione di riprendere.
Mi sono iscritto per rispondere alla questione Gole Adda in particolare al post di Maurizio Bernasconi,mio maestro nel'83 in Sesia.
Credo di avere la conoscenza anche indiretta delle suddette GOLE le ho viste in estate in inverno con 30 e con 400 MQ le ho visionate a piedi e parlare di sifoni....da paura, pieno.
Ora: le ho discese una volta con portata di 200 MQ (mostruose) tachicardia e l'impressione di essere su un fiume canadese di quelli infiniti ed enormi, ti fermi per ricognizione sembra piatto e quando parti non vedi più niente ricordi la linea da prendere e vai in una bolgia di onde potenti e acqua dura.
Le ho discese con una guida eccezionale Angelo M. alla quale ha fatto riferimento anche Gionni L. prima di farle, Angelo le ha discese con diverse portate e sapeva dove passare secondo la portata,conosce ogni sasso e ogni sifone.
Ci tenevo ad intervenire anche perchè ci sono stati MORTI a mia conoscenza un tedesco negli anni 80/90.
E purtroppo un amico col quale avevo disceso insieme ad Angelo il Soana Gole un bravo canoista esperto e in gamba L.V. metto solo le iniziali per rispetto.
Un'incidente? una fatalità? una sfi-a? io non cero da quel che ho saputo è finito propio in uno dei tanti SIFONI con tutto il Kayak (evito gli scabrosi particolari da far accapponare la pelle) lo ha recuperato i giorni seguenti (ironia della sorte) propio "Angelo" pompiere sommozzatore, ancora oggi ho una morsa al cuore.
Oggi vedo su Youtube alcuni che le hanno fatte con portata limitata, che posso dire...una roulette russa una sfida nella quale è facile lasciarci la VITA anche se sei il miglior Kayaker, è un luogo dove senza sapere con esattezza dove passare secondo la portata rischi grosso, ci sono passaggi apparentemente fattibilissimi che senza vederlo ti infilano direttamente in un sifone TOMBALE.
Grazie;ci tenevo a portare il mio contributo per evitare lacrime. Maurizio